Sondaggio : Contest scrittura Summer Love
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Sondaggio : Contest scrittura Summer Love

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**Alba_Silenziosa**
view post Posted on 10/10/2011, 13:29




Ragazze ecco qui il sondaggio aperto con estremo ritardo!!
Votate il brano che preferite e ricordate di confermare con un post!

**Alba_Silenziosa**

Raiting: verde
Titolo: La Baia delle Stelle
Autore: **Alba_Silenziosa**
Quella sera rientrai a casa in punta di piedi, attenta a non svegliare nessuno. Socchiusi la pesante porta di ciliegio alle mie spalle, e mi lasciai cadere sognante sul mio letto. I miei piedi chiedevano pietà dopo un’intera serata passata su quei tacchi vertiginosi che la mia migliore amica mi aveva costretto ad indossare, ma a stento me ne accorsi.Ero troppo euforica per accorgermi di quello che realmente mi stava accadendo intorno...
Chiusi gli occhi, e come per magia ero ancora li, stretta forte tra le sue braccia..sentivo ancora l'odore della sua pelle sulla mia, il suo respiro vicino al mio viso, le sue mani tra le mie..
Mai avrei creduto in vita mia, di potermi sentire così importante per qualcuno..
Non ci potevo credere. Forse stavo sognando e tra un poco mi sarei svegliata. Tutto sommato sarei stata contenta anche di quella eventualità. Fare bei sogni mi ha sempre messa di buon umore la mattina. Ripercorsi mentalmente il resto della serata, forse mi era sfuggito qualche particolare..Con le mani mi massaggiai le tempie in senso orario, come se questo potesse aiutarmi in qualche modo a ricordare. Chiusi gli occhi per un secondo, ed eccoli li, li vedi chiaramente come se li avessi davvero davanti, i suoi occhi, i suoi dolcissimi occhi azzurri che mi guardavano. Avevano un colore così particolare, un azzurro così chiaro ma intenso, in qualche modo caldo… Quella sera era la festa padronale del mio paese e, come ogni anno per tradizione,io e le mie tre inseparabili amiche , ci incontrammo per andare insieme alla festa del paese. Dopo aver mangiato la pizza più buona che si potesse trovare nel giro di 100 km, uscimmo dalla pizzeria ridendo e scherzando. Ovviamente erano tutte contente che da li a poco sarebbero arrivati i loro boys. Dico tutte tranne me. Eh si a quanto pare ero diventata immune all’amore, o meglio, immune all’innamoramento. Per questo dovevo ringraziare il mio ex, il mio ex-idiota-ragazzo, il merito era tutto suo.. su di lui avevo riposto tanto amore e speranze, e invece si era rivelato un perfetto idiota. Già idiota era la parola giusta ma non abbastanza significativa per descrivere il dolore e la sofferenza che provai quando ci lasciammo e il mio cuore si sbriciolò letteralmente a pezzi..lasciando un vuoto immenso nel mio petto.. Non so perché ci stavo ripensando quella sera. Mi era ripromessa più volte di non farlo. Non mi piaceva per niente ripensare al passato, soprattutto quando era così doloroso. Ritornai alla realtà della serata, quando Debby mi chiese se poteva avere un sorso della mia CocaCola. Le sorrisi e annuendo con il capo le dissi di si, quando mi venne la bizzarra uforia , quelli che le mie amiche chiamano “quei cinque minuti di pazzia” e iniziai a scherzare con lei. Iniziammo a rincorrerci per la villetta, con le urla delle altre ragazze che facevano il tifo il per lei. Mi sono sempre divertita molto con lei, mi capiva al volo e si prestava subito al gioco. Dopo nemmeno 5 minuti mi raggiunse, non avendo vie di fuga, passai la lattina aperta da una mano all’altra mentre cercavo di resistere alle sue dita che mi facevano un solletico tremendo sui fianchi. Stavo quasi per cedere quando, con la coda dell’occhio, vidi Hannah sbracciarsi per accorrere in mio aiuto. Riuscii a liberarmi e come un fulmine,girai senza guardare intorno alla bancarella delle caramelle, quello che sarebbe successo da li a poco non me lo sarei mai immaginato. Sentii che avevo urtato contro qualcosa e mi ritrovai nel giro di un microsecondo per terra, ma non sul marciapiede, piuttosto su qualcosa di morbido. Avevo in parte la maglietta zuppa di Coca ma non avevo la più pallida idea di dove sera andata a finire la lattina. Quando riaprii gli occhi sarei voluta sprofondare almeno 3 mesi sotto terra… Non avevo investito “qualcosa” né tanto meno ero caduta su quel “qualcosa”. Peggio ancora, avevo investo “qualcuno” e ci ero finita anche sopra. In quel momento diventai di tutti i colori dell’arcobaleno. Che vergogna! Ovviamente mi scusai subito, o meglio delle parole si scuse inconclusionate uscivano dalla mia bocca, parole che si fermarono quando mi accorsi chi avevo investito! Quel poveretto che avevo investito non solo lo conoscevo..ma era Matt, il ragazzo che mi era sempre piaciuto da una vita, che ogni volta che vedevo i suoi occhini azzurri mi sentivo morire. Goffamente gli chiesi se si era fatto male, e non so quante volte gli chiesi scusa, con il sottofondo irritante delle risate delle mie amiche .
“Davvero Matt, scusami tanto e che stavamo correndo..cioè stavo correndo e credo di non averti visto..”
“Tranquilla July, è tutto ok..non è successo nulla..ansi” rispose con un sorrido da far venire un infarto a cuore aperto. Mi aiutò molto gentilmente ad alzarmi. Fortuna non si era fatto niente, anche lui come me aveva solo la maglietta bagnata e che emanava un forte odore di coca-cola. Una volta in piedi, ci guardammo a vicenda e scoppiammo a ridere all’unisono.
Il resto della serata passò in un soffio. Le mie amiche si dileguarono tra la folla, scusandosi che all’improvviso si erano ricordate di avere un appuntamento importante..
Le ricambiai con uno sguardo misto tra “questa me la pagherete” a “grazie mille, dopo vi racconterò tutto”. Rimanemmo solo noi due, un po’ imbarazzati per la situazione, ma si avvertiva chiaramente che c’era una strana energia tra noi. Per scherzarci su Matt propose di andarci a bere qualcosa, magari una Coca! “Divertente” pensai..
Senza neanche accorgercene ci stavamo allontanando dalla festa e dalla confusione,le luci delle giostre si vedevano ancora ,come anche la musica si sentiva leggera nella’aria, ma era più dolce e forte l’odore del mare e il tocco della brezza sulla nostra pelle. Ci dirigemmo il molo est, quello della baia di Santa Monica, paradiso delle stelle marine. Un posto così speciale e unico, non solo perché ci sono tantissime stelle marine nella barriera corallina incastonata sotto la Montagna “Spaccata”, un’intera montagna immersa nell’acqua, ma perché fu proprio li che ci incontrammo molti anni fa. Accadde quando eravamo ancora bambini e i nostri genitori, in una domenica d’estate, si misero d’accordo per passare la giornata insieme al mare. Mio padre e Jhon, il padre di Matt, lavoravano insieme nello studio legale del nonno, e tra loro oltre ad essersi istaurato un ottimo rapporto lavorativo, con il tempo era nata una forte amicizia che comprendeva cene fuori, scampagnate, vacanze e week-end insieme con le rispettive famiglie. Poi quando il padre di Matt fu trasferito a Seattle, fu inevitabile perdersi di vista. Per fortuna durante gli anni, nelle vacanze estive venivano spesso a farci visita, alloggiando nella loro casa a tre isolati dalla nostra. Era così piacevole passeggiare con lui e chiacchierare delle nostre vite separate ma comunque unite. Sentirlo parlare dei suoi studi, della musica che suonava nella sua band, delle partite di football, tutto così nuovo per me, ma tipico di Matt. La brezza marina ci avvolgeva lieve, scompigliando i nostri di capelli, donando a Matt l’aria di un bambino irrequieto. Ma non era più un bambino. La sua voce, il suo sguardo dolce ma profondo, la sua figura slanciata, tutto in lui era cambiato, adesso non avevo più davanti a me il Matt bambino che mi faceva i dispetti o mi tirava le treccine… ma il Matt ragazzo, quasi un uomo, che mi prese le mani, mi sfiorò il viso con il dorso della mano, e mi sussurrò all’orecchio quando fossi bella…
Non so bene se arrossii all’istante, o se feci io la prima la mossa. So solo che ad un tratto le distanze tra noi scomparvero, le sue braccia mi cinsero i fianchi e le mie per risposta si posarono sulle sue spalle larghe..
Il bacio che seguii dopo non saprei descriverlo, dentro di me mi sentivo scoppiare, era un misto tra sorpresa, gioia e desiderio..un’emozione mai provata prima.
Sentivo il cuore battere fortissimo, volevo che quell’istante durasse per sempre.
Tutto era perfetto, il posto romantico, il rumore delle onde che si infrangevano sugli scogli, la brezza che ci accarezzava, le stelle a farci compagnia,e soprattutto lui era perfetto ..Restammo in silenzio, l’uno accanto all’altra, tenendoci per mano. Poggiai il mio viso contro il suo petto, l’odore della sua pelle mi inebriava, il suo respiro così piacevole.
Specchiarmi nei suoi occhi verdi, e vedere sul suo volto lo stesso sorriso che si disegnò sul mio, mi fece capire che magari l’immunità era finita, che magari non c’era mai stata, ma c’era solo una diffidenza da parte mia..e adesso il mio cuore era di nuovo pronto ad amare.

…Piccola Stella Senza Cielo…
Raiting: verde
Titolo: Tra due fuochi
Autore: ...Piccola Stella Senza Cielo...

Quella sera rientrai a casa in punta di piedi, attenta a non svegliare nessuno. Socchiusi la pesante porta di ciliegio alle mie spalle, e mi lasciai cadere sognante sul mio letto. I miei piedi chiedevano pietà dopo un’intera serata passata su quei tacchi vertiginosi che la mia migliore amica mi aveva costretto ad indossare, ma a stento me ne accorsi. Ero troppo euforica per accorgermi di quello che realmente mi stava accadendo intorno...
Chiusi gli occhi, e come per magia ero ancora li, stretta forte tra le sue braccia.. sentivo ancora l'odore della sua pelle sulla mia, il suo respiro vicino al mio viso, le sue mani tra le mie..
Mai avrei creduto in vita mia, di potermi sentire così importante per qualcuno…eppure dentro di me sentivo qualcosa che non andava. Forse, in virtù della situazione in cui mi trovavo, dovevo rimanere sola per capire cosa fare. Mi trovavo in mezzo a due fuochi, che mi coinvolgevano in maniera fortissima, ma mi resi conto che non potevo continuare così. Dovevo prendere una decisione perché se avessi continuato in questa maniera avrei fatto soffrire le due persone a cui tenevo più di tutti. Alessandro e Luigi, così diversi eppure così importanti per me. Mi venivano entrambi dietro e io andavo dietro ad entrambi anche se in maniera diversa. Alessandro è il classico bravo ragazzo che ti fa stare bene con poco e sa quando stai male e fa di tutto per consolarti. È quel tipo di ragazzo che darebbe la vita pur di vederti felice. Luigi invece è il suo opposto, lui usa le ragazze e poi via, le sbatte al largo e avanti un’altra, ma anche con lui sto bene forse per via di quell’attrazione fisica che c’è tra di noi. E anche se lui mi sta usando per dimenticare un’altra non potrei fare a meno di lui così come non potrei fare a meno di Alessandro. Con Luigi qualcosa è già successa in passato mentre con Alessandro solo quella sera riuscimmo a stare un po’ da soli. Tante volte con Luigi avevamo giocato al gatto col topo, infatti quando meno me lo aspettavo giocava con me e mi scombussolava di nuovo tutta mentre con Alessandro era una storia più seria, senza giochi pericolosi che avrebbero rischiato di bruciarci. Con Luigi mi ero baciata mentre con Alessandro no. Con Luigi sarei andata a letto anche ad occhi chiusi mentre con Alessandro avrei aspettato il momento giusto. Eppure c’era una cosa che Luigi proprio non capiva. Non capiva che io per lui avrei dato la vita e l’avrei reso felice, ma lui si era fissato su quella ragazza e quando c’era lei io per lui non esistevo. Io per lui esistevo solo quando stavamo soli e quando sapeva che io ero psicologicamente devastata. Ed era in quei casi che finivo fra le sue braccia e incollavo le mie labbra alle sue. E poi magicamente stavo bene. Con Alessandro invece non facevo nulla del genere perché, anche se ci piacevamo, volevamo fare le cose serie.
Erano passati dei giorni da quella sera ed ero sparita per entrambi. Avevo bisogno di riflettere da sola senza essere coinvolta da loro. È stata dura scegliere ma dovevo farlo per forza, per non far soffrire nessuno e per non soffrire io stessa soprattutto. Alla fine ho solo seguito i miei sentimenti e credo di aver fatto la scelta giusta, anche se questa scelta probabilmente mi priverà di una persona molto importante per me. In questo periodo di silenzio con loro avevo parlato molto con mio cugino Giuseppe che li conosceva bene entrambi e mi aveva detto un po’ come stavano mentre per loro non c’ero.
Era arrivato il momento di parlare con Luigi, perché era proprio con lui che volevo “chiudere” quella sorta di storia che c’era tra di noi. Speravo solo che rimanesse almeno l’amicizia, come quella sera al concerto…sapevo che non gliene sarebbe importato nulla di quello che gli avrei detto, proprio come non gliene importava nulla quando Giuseppe gli disse che Alessandro mi veniva dietro, ci stava provando con me e io ci stavo. Mi ero preparata tutto il discorso che gli dovevo fare anche se ero sicura che non sarei riuscita a seguirlo.
Era arrivata quasi l’ora di vederci così iniziai a prepararmi mentre mi ripetevo che non dovevo crollare, perché se crollavo avrei mandato tutto all’aria e sarei tornata al punto di partenza. Mi incamminai verso la chiesa con le cuffiette alle orecchie e “Welcome to the club” a ripetizione, perché quella era una delle canzoni che mi aveva fatto avvicinare a lui. Arrivai prima di lui così salutai gli altri e poi mi andai a sedere sul muretto di fronte all’ingresso del cortile. Non avevo pensato a mettermi particolarmente in tiro quel pomeriggio anche perché la sera sarei dovuta uscire e avrei camminato molto. Lui arrivò poco dopo di me e quando mi salutò coi soliti baci sulle guance gli chiesi se potevamo andare in un posto appartato per parlare. Lui annuì e dopo aver salutato gli altri mi portò in un posticino abbastanza isolato. Mi tremavano le gambe per la paura di una sua incazzatura ma non dovevo farmi intimorire. Presi fiato e gli dissi che non ci sarei più stata a fare il suo gioco anche perché io mi stavo impegnando ma lui non mi aiutava e da sola non sarei riuscita a fargli dimenticare Giorgia. Lui inizialmente non disse nulla ma poi mentre mi abbracciava disse che capiva la mia decisione e che sapeva che mi stava facendo soffrire. Mentre eravamo abbracciati inevitabilmente iniziai a piangere silenziosamente e quando lui se ne accorse mi asciugò le lacrime e disse che l’amicizia tra di noi comunque sarebbe rimasta perché era un peccato rovinarla. Prima di andarmene e aspettare Alessandro che mi stava raggiungendo al cortile gli chiesi se potevo baciarlo un’ultima volta e lui mi diede un bacio leggero, ma sapeva che non volevo quel bacio e premette sulle mie labbra per farmele aprire e poter giocare con le nostre lingue, proprio come quel primo bacio che gli diedi a tradimento. Quando ci staccammo mi fece uno dei suoi soliti sorrisi e poi mi disse che mi voleva bene e che avevo fatto la scelta giusta perché lui non mi avrebbe amato come invece faceva Alessandro. Mi abbracciò un’ultima volta e poi tornammo dagli altri che furono sollevati quando ci videro e ci dissero che ci stavano dando per dispersi visto che mancavamo da oltre 15 minuti. Di li a poco arrivò anche Alessandro che mi vide con gli occhi rossi e abbracciata a Luigi e capì subito che avevamo parlato. Si avvicinò a noi e subito mi salutò coi suoi baci e mi sussurrò all’orecchio che poi, se volevo, potevo dirgli perché ero in quello stato. Quella sera stessa dovevamo uscire con Giuseppe e un altro ragazzo che non conoscevo e così decisi che avrei detto tutto anche a lui.
Mentre eravamo in centro scherzavamo e giocavamo con gli altri però poi ci staccammo da loro e gli raccontai cosa era accaduto con Luigi. Pensavo che lui si incazzasse per la storia del bacio ma si limitò a sorridermi e ad abbracciarmi felice della scelta che avevo preso. Ed ero felice anche io perché dopo tanto tempo e tante sofferenze ero di nuovo felice. Felice di aver trovato un ragazzo d’oro che mi amava sul serio e felice di non aver perso una persona importante.
 
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.NoName•
view post Posted on 22/11/2011, 14:57




Alba (:

Bello anche l'altro^^
 
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**Alba_Silenziosa**
view post Posted on 9/2/2012, 16:53




…Piccola Stella Senza Cielo… ^^
su su che così chiudiamo!!
 
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2 replies since 10/10/2011, 13:29   58 views
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